Da Capitan Meri: Facendo seguito alle richieste di alcuni giocatori, sono lieto di inviare i versi che ho recitato nei miei umili discorsi del pre-partita".
Varese-Melegnano 55-5
Facendo riferimento all'importanza del sostegno nel rugby, ho ricordato ai giocatori del Varese l'atteggiamento dei cavalieri impegnati nella presa della città di Biserta. Brandimarte ha appena preso d'assalto le mura della città con l'aiuto di una scala che rompendosi lo lascia da solo senza il sostegno dei suoi uomini sui merloni turriti della fortezza. Appena udito il fatto, tutti i più grandi cavalieri accorrono in suo sostegno come l'Ariosto ci ricorda nell'Orlando Furioso, canto 40, ottava 28. "Questi guerrier, e più di tutti Orlando, ch'amano Brandimarte e l'hanno in pregio, udendo che se van troppo indugiando, perderanno un compagno così egregio, piglian le scale, e qua e là montando, mostrano a gara animo altiero e regio, con sì audace sembiante e sì gagliardo,c he i nimici tremar fan con lo sguardo".
Chichen Rozzano-Varese 56-5
Ricordando la necessità di non impegnarsi in inutili battaglie personali con avversari, soprattutto se nelle fasi di gioco fermo, ho ricordato l'atteggiamento di Orlando che se le stava dando di santa ragione con Antea fuori dalle mura di Parigi. Tutto preso dal suo orgoglio personale, stava dimenticando i suoi compagni e la battaglia che stavano per combattare. Il fatto ce lo racconta Luigi Pulci nel suo "Morgante" nel cantare ventesimoquarto alla stanza 124: "Trasson le spade e dèttonsi ben mille colpi in sull'arme e fêr mirabil prove, e non si vide mai se non favilleche volavan talvolta insino a Giove; ma la battaglia è fra 'l troiano e Acchille, ché l'uno e l'altro d'arcion non si muove; sì che laudar si potea questa e quello, ché molto è pareggiato il lor duello".
Varese-Verbania 28-49
Ho proseguito il racconto del Pulci, in cui Orlando ci dimostra l'importanza di abbandonare queste inutili zuffe personali per combattare con ardore al fianco del compagno nel vivo nel mezzo del campo dove le squadre stanno soffrendo la durezza dello scontro. Ci troviamo sempre nel canto ventesimoquarto del Morgante, la stanza è la numero 125. "Intanto tutto il campo s'abbaruffa: comincia d'ogni parte la battaglia; e bisognò che lasciassi la zuffa, ché già tutta la gente si travaglia. Orlando allor fra le squadre si tuffade' saracini, e chi frappa e chi taglia, tanto ch'ognun gli volgeva le chiappe però che il cul gli facea lappe lappe".
A presto e forza varese, ovviamente.
Meri
mercoledì, ottobre 24, 2007
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5 commenti:
Devo dire che quando me lo facevano studiare al Liceo, l'Orlando Furioso non era uno dei miei personaggi preferiti :-)
A distanza di alcuni anni, e grazie a Capitan Meri, sono felice di rivalutarlo in chiave rugbistica :D
Lappe Lappe è una meraviglia !!!
M E R A V I G L I O S O!!!!!!!! tutto il nostro affetto Meri!!!!!
se non metti un link del mio blog mi inca***...
dimenticavo...
http://pallerotolanti.blogspot.com/
Io non lo conosco, ma Capitan Meri deve essere un grande davvero, qualcuno da cui imparare, impara Rubes.
Ciao e Lappe Lappe a tutti.
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